Mira, mira, mirade mira cantu dolore! Mira, mira, mirade sas lagrimas ?e sa mama ?e Deus ma non la giamedas ?Maria? non la giamedas ?Maria? Sende mortu
Dicono che lui se la prese quando gli fu chiesto "vieni giu in Paese e chi per secondo verra riconosciuto potra tornare in cielo solo dopo aver vissuto
Queste lettere sporche di sabbia Io porto nel cuore La neve illumina i monti E io continuo a sperare Che tu possa vedere la strada di casa E che stasera
Andrea Parodi Sono le 3 del mattino In questa notte di luglio Una luna piena mi guarda E mi da qualche consiglio "Ti avevo mandato un angelo ma l'hai
Il nome che si diede era Carolina Figlia di un minatore Tra i ricordi di ieri Nei suoi occhi cosi fieri Il tramonto specchiava il suo colore Veniva da
L'altra notte qualcuni mi ha aperto una porta E in silenzio mi ha lasciato passare E una donna a tre tette con una gonna abbondante Da un ragazzino si
E poi dian in giu che nu l?e veu, che u fetu che dixan l?atri non e ci? neu. Quandu vegnan e me ne purtian da chi, nu saja pe mi, saja pe ti. U l?e u
E fu cosi che lo trovarono quattro anni fa Dopo averlo cercato in ogni stato di citta in citta E fu un bambino che lo trovo E lui gli disse si Sono proprio
Io ti passo accanto come neve nel tempo Avessi avuto almeno un'anima da difendere Sento le voci e la povera Erika nel salotto piangere Le statue della
1. Mamma nun mi mannati all'acqua sula: lu ventu mi valau la tuvagliola lu ventu mi valau la tuvagliola e lu quattraru mi vulia vasari. Calabrisella